Il capodanno cinese, detto anche festa di primavera, non è una festa isolata ma si estende per una quindicina di giorni (un po’ come il nostro periodo natalizio), ed è vivacizzato da antiche tradizioni.
Cos’è la Festa delle Lanterne nella tradizione Cinese?
E’ la festa delle famiglie e si condividono giorni di serenità, gioia, buon cibo fra nonni e nipoti, generi, nuore e suoceri, cugini e parenti. Tutti godono di 15 giorni di ferie di cui solitamente approfittano per tornare alla casa di origine.
Dopo due settimane arriva la luna piena: è la festa delle lanterne (元宵节 yuánxiāo jié) che, un po’ come la nostra Epifania, chiude il periodo di festeggiamenti: quest’anno cade il 26 febbraio.
Durante questa festa, fin dall’epoca Tang (VII sec d.C.) la tradizione vuole che si accendano lanterne, in un primo tempo azione riservata all’imperatore per devozione al Buddha, e poi nei secoli diffusa a tutto il popolo come atto ben augurale.
Accendere le lanterne è come un rito propiziatorio per l’anno nuovo: si esprimono desideri e si affidano alle lanterne accese i sogni e gli auguri per i mesi che verranno.
Le città, i parchi, le strade, i davanzali si addobbano di luce fra semplici lanterne e vere e proprie opere d’arte. Spesso le lanterne portano scritti degli indovinelli e in molte città, immersi in questa luminaria, si può assistere a spettacoli come la danza del Leone o i fuochi d’artificio, o prendere parte a passeggiate con le lanterne in mano.
Il piatto tradizionale che accompagna questa festa sono le 元宵 yuánxiāo, palline ripiene realizzate con farina di riso glutinoso. La ricetta varia a seconda della regione e i ripieni più diffusi sono crema di petali di rosa, pasta di sesamo, pasta di fagioli rossi dolci o marmellata di giuggiole. Possono essere fritte, bollite o cotte a vapore e ogni metodo di cottura dona loro un sapore diverso. Solitamente vengono servite in una zuppa. La forma circolare di questi dolci simboleggia unione, armonia e felicità.
Concludiamo augurando a tutti i nostri lettori un buon anno del Bufalo ricordando che dovrebbe essere caratterizzato dalla tenacia, dalla fedeltà ai propri progetti e dalla continuità dell’impegno di chi crede in quello che fa.